Il credo dell'uomo libero by Bertrand Russell

autore:Bertrand Russell [Russell, Bertrand]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788899271350
editore: Piano B
pubblicato: 2015-03-09T23:00:00+00:00

IDEALI POLITICI12 (1917)

Nei giorni bui gli uomini hanno bisogno di una chiara fede e di una speranza ben fondata; e come conseguenza di queste, del calmo coraggio che non teme le difficoltà lungo la strada. I tempi che stiamo attraversando hanno dato a molti di noi la conferma di quanto credevamo. Vediamo che le cose che consideravamo male sono davvero male, e sappiamo con più certezza di quanto non sapessimo prima le direzioni che gli uomini devono prendere perché un mondo migliore sorga dalle rovine di quello che sta ora precipitando verso la distruzione. Vediamo che i rapporti politici degli uomini sono basati su ideali del tutto sbagliati, e che soltanto ideali molto diversi potranno impedire che continuino a essere fonte di sofferenza, devastazione e colpa.

Gli ideali politici devono essere basati su ideali per la vita individuale. Lo scopo della politica dovrebbe essere quello di rendere migliore possibile la vita delle persone. Non c’è nulla che il politico debba prendere in considerazione che non siano i singoli uomini, i bambini e le donne che abitano il mondo. Il problema della politica è regolare i rapporti tra gli esseri umani, in modo tale che ognuno di essi abbia nella propria esistenza tanto bene quanto è possibile. E questo problema richiede prima di tutto la considerazione di quel che ci appare buono nella vita individuale.

Tanto per cominciare, non vogliamo che tutti gli uomini siano uguali. Non vogliamo imporre un sistema o un ideale al quale gli uomini di tutti i tipi debbano essere costretti a uniformarsi. Questo è l’ideale dell’amministratore impaziente. Un cattivo insegnante cercherà d’imporre la propria opinione e formare una serie di allievi che daranno tutti la stessa risposta precisa a un dato dubbio. A quanto si dice, Bernard Shaw sostiene che Troilo e Cressida sia la migliore tra le opere di Shakespeare. Pur non condividendo quest’opinione, l’accoglierei con favore in un alunno come segno di individualismo; ma la maggior parte degli insegnanti non tollererebbe un punto di vista così eterodosso. Non solo gli insegnanti, ma tutti coloro che hanno un ruolo autorevole, desiderano nei loro subordinati quel genere di uniformità che rende le loro azioni sempre facilmente prevedibili, mai scomode. Il risultato è lo schiacciamento dell’iniziativa e dell’individualità, ogni volta che è possibile; e quando non è possibile, le combattono.

Non ci vuole un ideale unico per tutti gli uomini, ma un ideale distinto per ciascuno degli uomini: a questo bisogna puntare, se possibile. Ogni uomo ha in se stesso la possibilità di svilupparsi in qualcosa di buono o di cattivo: in ogni uomo c’è un possibile meglio e un possibile peggio. Le circostanze determineranno se le sue possibilità di bene saranno sviluppate o represse, e se i suoi cattivi impulsi si rafforzeranno o verranno gradualmente deviati verso fini migliori.

Ma se anche non possiamo stabilire un ideale universalmente applicabile – come non possiamo dire che tutti gli uomini dovrebbero essere industriosi, altruisti o appassionati di musica – ci sono però alcuni princìpi generali di cui possiamo servirci per tentare di capire cosa è possibile o almeno auspicabile.

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